Chiesa Parrocchiale di S. Stefano e S. Anna
08/08/2016
La chiesa antica sarebbe stata fondata nel 620 da Adoaldo
e dalla regina Teodolinda, sua madre, vedova di Angilulfo,
poi ampliata nel 948 da Adalberto, duca di Mantova.
Sembra rientrasse nella donazione fatta da Carlo
Magno a Papa Adriano I. Nell'816 l'Imperatore
Lodovico I la donò ad Apollinare, vescovo di Reggio.
Da quest'ultimo passò alla diocesi di Cremona. Nel 997
fu elevata a parrocchia ben dotata dai Canossa, Signori
del luogo. Matilde, un secolo dopo, contribuì al restauro della
chiesa, resosi necessario per le conseguenze di un'alluvione,
lasciandovi una croce ferrea con iscrizione. S.Carlo Borromeo
fece visita a S.Stefano, nel 1575 e nel 1579. Dopo la
corrosione del Po del 1596, la chiesa antica di S.Stefano fu
riedificata entro l'argine trasportandovi l'antico affresco della
B.V. delle Grazie (rivelatosi solo un tentativo), lapidi, la croce
matildica cit. e la statua lignea della Concezione donata dal
Marchese Francesco Gonzaga nel 1485 (oggi perdute). Nel
1744 fu atterrata la seconda chiesa e sullo stesso luogo fu
eretta l'attuale, consacrata il 29 luglio 1777 dal Cardinale
Luigi Valenti Gonzaga col titolo di basilica. Fra le opere d'arte,
il Martirio di S.Stefano con La Trinità, tela sagomata, attr. G.
Morini. Sagrestia, forse la più bella del viadanese con ambiente
ottagonale e armadi a muro, sec.XVIII. Lo Sposalizio di M.V.
e L'Ultima Cena, affr. del presbiterio, sec.XVIII. B.V. Graziosa
del Po, affr. del sec. XV, aggiunte del XVIII. Secondo la tradizione,
quando l'immagine sacra fu staccata dal muro della chiesa
antica e trasportata in quella costruita alla fine del Cinquecento,
il giorno dopo miracolosamente era di nuovo sul muro d'origine.
Via Crucis, terrecotte di Guido Germani di Casalmaggiore
scomparso da pochi anni. Altra tela sagomata, attr. a G.
Morini, La Comunione di S.Luigi ricevuta da S.Carlo Borromeo.
Di S.Carlo, secondo il Parazzi, alla fine dell'Ottocento, si
conservava ancora il pulpito dal quale aveva predicato.