Chiesa Parrocchiale di S.Maria Maddalena - BELLAGUARDA
08/08/2016
L a d i s t a n z a d a l l a parrocchiale, S.Pietro prima
e S.Matteo poi, ha sempre favorito il funzionamento di
un oratorio a Bellaguarda. La prima dotazione
significativa giunse al tempo della terribile peste. Il 22
maggio del 1630 Pietro Romani, facoltoso del luogo,
testando a favore dei fratelli, lasciò un beneficio a S.Maria
Maddalena, dipendente, ovviamente, da S.Matteo.
Contemporaneamente fece studiare un famiglio, Matteo
Genovesi, che diventò chierico. L'anno seguente morirono
anche i fratelli Romani senza eredi. Il beneficio, non ancora
operante, passò ai Guidoboni in quanto Francesco, uno dei
dodici figli di Pietro, premorti al padre, aveva sposato Elisabetta
Guidoboni. Da questa il fondo patrimoniale passò al fratello
Fabrizio; morto nel 1634 lasciò legatario il proprio figlio
Cesare, che fece erigere finalmente il beneficio quasi parrocchiale
con diritto di nomina del rettore. Il primo di questi fu quel
Matteo Genovesi che nel frattempo era stato ordinato sacerdote.
Il Guidoboni aveva sposato Laura Vincenzi, di Vincenzo, che
gli diede un'unica figlia. Questa unita in matrimonio con
Bonifazio Di Bagno ebbe a sua volta due figlie: Barbara e
Cecilia. La prima si accasò nel 1669 col principe Gilberto
d'Austria di Correggio e la seconda, con Federico Gonzaga
di Luzzara. Il beneficio toccò a Barbara che ebbe, ancora,
due figlie, Isabella poi monaca e Margherita che nel 1708
abbinò il beneficio alla cappellania della Madonna del Pilastro
in S.Maria Ann. di Viadana. Margherita sposò il marchese
Fabio Fabri, il quale sembra cedesse il patronato al Vescovo
di Cremona. Notizia che contrasta con quella secondo la
quale la "Donna d'Austria" di Correggio nel 1763 fosse in lite
col parroco di S.Matteo. Il beneficio fu poi soppresso verso
la fine del secolo XIX. L'oratorio di S.Maria Maddalena fu
ampliato nella seconda metà dell'Ottocento a spese della
popolazione. Dopo l'erezione di Bellaguarda a parrocchia
autonoma il 6 dicembre 1919, si costruì la nuova chiesa ed
il vecchio oratorio fu adibito a scuola, poi ad ambulatorio
medico e a centro giovanile.